Tra i cibi che preferisco quello che prediligo maggiormente è la pizza. Se fosse per me, la mangerei tutti i giorni: calda, appena sfornata, con la mozzarella filante e.Che prelibatezza. Oltre a piacermi davvero tanto è sempre una buona occasione per uscire a cena con la mia famiglia oppure anche con gli amici. Poi, quella preparata in casa non sarà mai tanto buona quanto quella cotta con il forno a legna della pizzeria. Entrare in pizzeria è già una festa,mi attardo sempre davanti al banco del pizzaiolo. Fare la pizza è davvero un rito perfetto. L’impasto che viene steso sul marmo, pomodoro e mozzarella, e l’olio che scende dall’oliera. Poi la grande pala di metallo che la inforna, e vedere all’interno del forno le altre pizze che cuociono. Che spettacolo! L’attesa, per quanto mi faccia soffrire, è però fondamentale per farmi aumentare a dismisura la voglia: l’attesa fa parte del gioco. Finalmente arriva il cameriere.Ma che fatica aspettare! Comincio subito a soffiare per raffreddarla e a tagliarla. Il primo boccone finalmente è in bocca. E’ vero, scotta, quasi brucia il pomodoro caldissimo. Anche questo è puro piacere.
Conclusioni: ricerca dell’equilibrio
In una pizza fatta con maestria tutti gli aspetti devono essere all’insegna dell’equilibrio, inteso come armonia dei sapori dell’impasto con quelli dei condimenti, nessuno deve predominare. Analisi olfattiva– Profumo del pane fresco.- Sentori aciduli del pomodoro e della mozzarella.- Flavour fruttato e piccante dell’olio.- Erbaceo del basilico fresco e dell’origano.Per me la pizza è più di un cibo, è una vera passione!